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Le Frontiere della Nutrizione”

Giovani e alimentazione: focus all'IISS Maria Pia

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Inizia oggi, con la conferenza “Le frontiere della nutrizione” la campagna di educazione alimentare fortemente voluta dal DS, prof. Giovanni Tartaglia.
Presenti la dott.ssa Clarissa Bandini, nutrizionista, il dott. Salvatore Vitanza, cardiologo e il personal trainer Maurizio Colletta. Il dott. Vitanza ha relazionato sulla differenza tra l’età anagrafica e l’età biologica che sono correlate tra loro, ma solo sulla seconda noi possiamo interferire. Come? Curandoci in ogni momento della nostra esistenza.
Con esempi riferiti alla realtà dei giovani studenti presenti in Aula Magna, ha spiegato la differenza tra i rischi e i pericoli comuni, modificabili e non.
Rapportati alla salute, i pericoli sono: alimentazione, attività fisica, fumo e genetica, che determina i rischi. Uno dei rischi più insidiosi per il nostro cuore è la malattia cardiovascolare e più precisamente l’infarto.
Durante l’infanzia e l’adolescenza, il primo dato preoccupante è il numero di ragazze e ragazzi obesi.
Nella fascia giovanile i pericoli, oltre alla cattiva alimentazione, sono il fumo, le sostanza stupefacenti e l’alcol. Fondamentale è l’attività fisica, così come il riposo.
L’intervento del cardiologo si conclude con una raccomandazione a prevenire tutti quei fattori di rischio che influiscono negativamente sull’età biologica.
Il secondo intervento è stato quello del personal trainer Maurizio Colletta che ha evidenziato l’importanza dell’attività fisica.
In Italia, dichiara, solo il 6% delle persone fa attività fisica in modo adeguato. Talvolta anche un semplice malessere, un dolore o, nei casi più gravi, una patologia invalidante, quale il morbo di Parkinson o la sclerosi multipla, può trarre giovamento dall’allenamento in palestra. Sport vuol dire inoltre socializzazione, condivisione: fare un’attività sportiva migliora il fisico e l’umore.
Ultimo, ma non in ordine di importanza, l’intervento della dott.ssa Bandini, nutrizionista e psicologa per formazione. L’esperta ha affrontato il delicato tema dei disturbi del comportamento alimentare. Erroneamente si pensa che mangiar sano, significhi nutrirsi esclusivamente di verdura o frutta. Nulla di più sbagliato! Non esiste il cibo buono o quello cattivo.
Inoltre, il peso non deve essere un’ossessione, poiché non è un indicatore assoluto della salute.
Altro aspetto fondamentale è quello di individuare cosa ci sia di vero in quello che viene pubblicizzato in rete, imparando ad individuare le fake news. Ritornando ai disturbi alimentari, il cibo è uno strumento attraverso il quale si esprime un disagio mentale; essi sono estremamente pericolosi perché possono portare alla morte.
Fondamentale è sapere a chi rivolgersi, poiché individuare il giusto professionista, potrebbe fare la differenza.
Si conclude così la conferenza rivolta alle classi quarte e quinte dell’Istituto, la prima di una serie di incontri, aventi come principale obiettivo quello di sensibilizzare le nuove generazioni su tematiche di grande interesse, delle quali, proprio per questa ragione, parlarne non è mai abbastanza.